Elia Minari

Giurista, Avvocato, collabora con enti pubblici,
membro di delegazione Commissione Onu,
coordinatore di corsi.
Impegnato nella prevenzione e nel contrasto
della criminalità organizzata e della corruzione,
oltre ad altri temi inerenti a legalità e sicurezza.

[Sito web realizzato da Francesco Giglioli.]
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Laurea magistrale, con lode, in Giurisprudenza all’Università di Bologna. Premiato dal Rettore dell’Università di Bologna per i «risultati eccellenti».

Master biennale presso l’Università Bocconi di Milano e l’Università di Pavia.

Esame di Avvocato a Bologna.

Ha ricevuto 14 premi per l’impegno per la legalità. Ha realizzato delle ricerche utilizzate come prove contro la ‘ndrangheta all’interno di processi giudiziari nel Nord Italia, in particolare in Emilia-Romagna.

[Nella foto: iniziativa dell’Associazione antimafia Cortocircuito, coordinata da Elia dal 2009.]

Le esperienze internazionali.

Ha alcune esperienze internazionali: membro di delegazione alla Commissione dell’Onu su “Prevenzione del crimine e giustizia penale” (dal 2022) e al Comitato dell’Assemblea generale dell’Onu che ha il ruolo di redigere un nuovo Trattato internazionale contro le nuove forme di criminalità, in parte a New York e in parte da remoto.

Inoltre, nel corso degli ultimi anni, è stato relatore a congressi internazionali, come ad esempio la conferenza della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata e il congresso annuale dell’International Bankers Forum.

È intervenuto anche a iniziative presso il Parlamento europeo e altre istituzioni europee. È stato membro di delegazione alla Conferenza degli Stati parte della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione.

Le collaborazioni con enti pubblici.

Dal 2015 collabora con istituzioni ed enti pubblici, in ambito giuridico, per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e della corruzione, oltre ad altre tematiche attinenti a legalità e sicurezza.

Da otto anni collabora con l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, come coordinatore di progetti in ambito giuridico.

Dal 2019 collabora con l’Università di Parma e l’Università di Bologna.

Ha gestito corsi formativi e lezioni universitarie sui temi dell’anticorruzione e dell’antimafia.

 

Alcune pubblicazioni.


[Nella foto: una delle presentazioni del libro di Elia in Germania.]

É autore del libro “Guardare la mafia negli occhi”, sul tema della ‘ndrangheta nel Nord Italia, pubblicato dall’editore Rizzoli nel 2017 con la prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia. Il libro raccoglie una parte delle ricerche realizzate da Elia Minari dal 2009 per otto anni consecutivi, ritenute utili da parte della magistratura.

[Nella foto: un’iniziativa coordinata da Elia.]

Inoltre, è curatore del libro “Il ruolo dei futuri professionisti contro la criminalità organizzata” (adottato come testo didattico dall’Università di Bologna) che raccoglie i saggi di venti autori.
É anche autore di testi pubblicati all’interno di libri universitari.

Bio completa (PDF)

[Nella foto: intervista del Tg3 nazionale.]

Le ricerche antimafia.

Le sue ricerche contro la ‘ndrangheta sono state citate nel maxi-processo “Aemilia”, il più grande processo di mafia del Nord Italia e nel primo punto della relazione ufficiale di scioglimento per mafia del Comune di Brescello.

Ha contribuito a diverse indagini della magistratura contro la criminalità mafiosa nel Nord Italia (in particolare dal 2013). Inoltre, delle sue ricerche sono state acquisite come prove in Tribunale, ritenute utili dai magistrati antimafia.

Dal 2009, quando frequentava il liceo a Reggio Emilia (dove è nato), è il coordinatore dell’Associazione culturale antimafia Cortocircuito, da lui fondata, attualmente composta da giovani laureati di diverse città del Nord Italia.

[Nella foto: un’iniziativa nel 2011.]

[Nella foto: a Europol, l’agenzia di polizia dell’Unione europea.]

 

Le interviste.

È stato intervistato da giornali e tv esteri (in Germania, Francia, Svizzera, Danimarca, Colombia, ecc.).
Ha rilasciato interviste anche ai principali media nazionali italiani (Tg1, Tg2, Tg3, Mediaset, La7, Sky, La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano, Il Sole 24 Ore, La Stampa, trasmissioni d’approfondimento di Rai 1, Rai 2, Rai 3, ecc.).

Inoltre, è stato intervistato e consultato per ricerche accademiche da parte di Università europee.

[Nella foto: intervista alla tv nazionale della Francia.]

[Su uno dei principali giornali nazionali della Germania.]

[Sulla prima pagina di un giornale della Svizzera.]

Le attività formative.

Ha partecipato come relatore a oltre 320 convegni e incontri pubblici, in Italia e all’estero.

È stato invitato da Università, Istituzioni, Questure, Tribunali e altri enti per tenere seminari ed eventi formativi.

Ha coordinato degli incontri formativi presso la Corte costituzionale, la Corte di Cassazione, il Ministero dell’Interno.

[Nella foto: al Ministero dell’Interno.]

Nel 2019 ha costituito l’Osservatorio Permanente Legalità dell’Università di Parma, di cui è stato il coordinatore per quattro anni.

Presso l’Università di Parma ha gestito delle attività formative a cui hanno partecipato, oltre a studenti universitari e giovani laureati, anche dirigenti pubblici e avvocati, ai quali sono stati rilasciati crediti formativi.

Inoltre, dal 2019: è responsabile del corso “Prevenzione e contrasto della corruzione e della criminalità organizzata” (corso extracurriculare).

Il corso ha incluso anche delle giornate formative a Bruxelles e L’Aja, organizzate e dirette da Elia Minari, presso le principali istituzioni e organi di cooperazione giudiziaria dell’Unione europea, sostenute dall’Assemblea legislativa regionale.


 

Dal 2019 collabora anche con l’Università di Bologna, realizzando delle attività didattiche. All’Università di Bologna è stato inoltre membro di Commissione per lauree magistrali.

È stato docente di seminari formativi organizzati dagli Ordini degli Avvocati, riconosciuti con crediti formativi, in diverse città. Inoltre, ha tenuto delle attività di formazione per dirigenti e amministratori pubblici, Ordine dei Giornalisti e altri professionisti.

È stato audito dalla Commissione Parlamentare Antimafia, in qualità di esperto.

[Nella foto: seminario in Tribunale.]

[Nella foto: seminario all’Università statale di Milano.]

[Nella foto: seminario al Consiglio di Stato.]

I premi.

Nel 2014 il presidente del Senato Pietro Grasso conferisce a Elia Minari il “Premio Scomodo” in occasione del 20° Vertice Nazionale Antimafia (Omcom).

Nello stesso anno, riceve il premio “Iustitia” dall’Università della Calabria in memoria del giudice Rosario Livatino.

Nel 2015 l’Istituto dell’Enciclopedia Treccani lo sceglie come uno dei “10 personaggi dell’anno”.

Nello stesso anno, riceve il riconoscimento “Resistenza” dalle mani di Salvatore Borsellino. Nel 2016 il presidente della Federazione Nazionale della Stampa gli consegna il premio “Articolo 21”.

Nel 2018 gli vengono conferiti sei riconoscimenti: il premio internazionale “Francese” a Palermo, il premio “Piersanti Mattarella” intitolato al fratello del Presidente della Repubblica ucciso dalla mafia, il riconoscimento “Anita Garibaldi” dall’Ordine dei Giornalisti e dalla Fondazione Giuseppe Garibaldi, il premio “Angelo Vassallo” intitolato al sindaco campano ucciso nel 2010 in un attentato di stampo mafioso, il premio “Zappalà” a Messina, il premio “Testimone” in memoria del poliziotto Tiziano Granata.

Nel 2019 riceve il premio nazionale alla legalità “Giuseppe Parretta” a Crotone, in Calabria. Nello stesso anno, gli viene assegnato il Primo Tricolore, nella storica Sala del Tricolore di Reggio Emilia dove nacque la bandiera italiana, consegnato dal sindaco per i dieci anni di impegno per la legalità.

Nel 2022 gli viene conferito il premio intitolato al giornalista siciliano Peppino Impastato ucciso da Cosa Nostra e a Valarioti ucciso dalla ‘ndrangheta. Premio consegnato dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio.

Inoltre, gli viene attribuito il “Premio legalità 2023” presso l’Istituto penitenziario di Modena, insieme al dono di un dipinto realizzato da alcuni detenuti nell’ambito di un progetto sulla legalità, alla presenza del Prefetto e del Questore.

[Nella foto: Sigillo di Stato ricevuto, a Roma, dal Ministro della Giustizia.]

12 testimoni

Alessandra Dolci, magistrato, responsabile della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano

«Ho letto con estremo interesse il lavoro di Elia Minari. Il primo pensiero che mi è venuto è: “vorrei ingaggiarlo anch’io”. Ha fatto un grandissimo lavoro

[Intervento pubblico all'Università di Milano il 5 febbraio 2018; inoltre intervista su Rai 3 il 12 maggio 2019.]

Nicola Gratteri, magistrato, procuratore capo di Napoli

«Elia Minari è un ragazzo di grande intelligenza e coraggio

[Intervista sulla “Gazzetta di Reggio”, il 2 febbraio 2015.]

Franco Roberti, magistrato, già procuratore nazionale antimafia

«Elia Minari ha intrapreso un’attività coraggiosa, d’approfondimento, d’inchiesta, d’impegno e passione civile.»

[Scritto nella prefazione del libro "Guardare la mafia negli occhi" di Elia Minari, pubblicato nel 2017, quando Roberti era procuratore nazionale antimafia.]

Francesco Maria Caruso, magistrato, presidente del Tribunale di Bologna

«Elia Minari ha realizzato un'inchiesta di straordinario valore informativo.»

[Dichiarazione pubblica su un'inchiesta di Elia Minari, pronunciata il 18 settembre 2014.]

Gian Carlo Caselli, magistrato, già procuratore capo di Palermo e poi di Torino

«Elia Minari fa inchieste rischiose e si espone contro le mafie.»

[Intervista pubblica nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia il 7 novembre 2014; inoltre intervento pubblico nella sala del Consiglio Comunale di Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, il 19 marzo 2017.]

Paolo Zito, colonnello dei Carabinieri

«Elia Minari ha realizzato inchieste molto coraggiose. È grazie a Elia Minari se come Carabinieri abbiamo ottenuto certi risultati».

[Dichiarazione pubblica, pronunciata il 13 ottobre 2018.]

***

«Il documento di denuncia che è stato presentato da Elia Minari è un documento di grande rilevanza. Complimenti. Elia, ti faccio pubblicamente i complimenti anche perché hai bisogno di un sostegno, perché sei esposto.»

[Dichiarazione pubblica, pronunciata il 18 settembre 2014.]

Michele Santoro, giornalista e conduttore televisivo

«Fa quello che i grandi giornali e le trasmissioni televisive non fanno. Va a mettere il naso in una situazione molto spinosa.»

[Durante la trasmissione televisiva “Servizio Pubblico” su La 7, introducendo un’intervista a Elia Minari, il 5 marzo 2015.]

Colonnello Valerio Giardina, già capo del Ros a Reggio Calabria

«Complimenti a Elia Minari per il libro “Guardare la mafia negli occhi”, esprime senso civico altissimo».

[Nell'Aula Magna presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Bologna, 20 ottobre 2017.]

Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso dalla mafia

«Elia Minari e l’associazione Cortocircuito dà dimostrazione concreta di ciò che mio fratello ha affermato.»

[Motivazione del riconoscimento “Resistenza”, consegnato da Salvatore Borsellino a Elia Minari, il 12 giugno 2015.]

Carlo Lucarelli, scrittore e conduttore di trasmissioni della Rai

«In molti si chiedono: cosa si può fare contro la criminalità organizzata? Le inchieste di Elia Minari sono finite anche agli atti di processi.»

[Intervento pubblico, introducendo Elia Minari, durante il convegno “Aemilia-ndrina” presso la biblioteca di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, il 22 novembre 2015.]

Prof. Paolo Andrei, Rettore dell'Università di Parma

«Desidero ringraziare, davvero di cuore, Elia Minari perché ci sta conducendo attraverso un percorso veramente qualificante e importante.»

[Nell'Aula Magna dell'Università di Parma, 26 settembre 2019.]

Marco Imperato, magistrato della Procura di Bologna

«Diverse inchieste di Elia Minari, scaturite dalle ricerche iniziate quando frequentava le aule del liceo, sono arrivate in altre aule: quelle dei tribunali. Sono entrate nei palazzi di giustizia. Queste inchieste sono state infatti utilizzate in almeno cinque indagini della magistratura sulla penetrazione della ‘ndrangheta nel Nord Italia.»

[Scritto nella postfazione del libro "Guardare la mafia negli occhi", pubblicato nel 2017.]

I contatti.

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[Nella foto: un’altra intervista del Tg3 nazionale.]

[Nella foto: l’aula bunker del maxi-processo “Aemilia”.]

[Nella foto: in Calabria, a un’iniziativa contro la ‘ndrangheta.]

[Nella foto: la squadra dell’Associazione culturale antimafia Cortocircuito, fondata da Elia nel 2009.]

[Nella foto: in diretta su SkyTg24.]


[Nella foto: una delle iniziative sui beni confiscati.]

[Nella foto: iniziativa in memoria di vittime innocenti della criminalità organizzata.]

[Nella foto: la postazione all’Onu.]